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mercoledì 13 aprile 2011

Bonfante Risponde a Zerman (ed Avesani) coi fatti

Bonfante ha presentato alla Settima commissione del Consiglio regionale, quella che ha competenza per l'ambiente, una proposta di modifica del piano regionale dei rifiuti che, tra gli altri interventi, prevede la cancellazione o la rivisitazione dell'inceneritore di Ca' del Bue.
.... «A distanza ormai di sette anni dal Piano credo sia opportuno valutare la possibilità di una sua modifica, anche al fine di aggiornarlo sulla base delle nuove quantità di rifiuti prodotti, dell'aumentata attitudine alla raccolta differenziata, alle nuove scoperte scientifiche in materia di danni alla salute da inquinamento (ad esempio particelle Pm 2,5 conosciute solo dal 2008), nonché delle più avanzate tecnologie di settore che permettono di ipotizzare forme diverse di smaltimento a costi più contenuti rispetto alla tecnologia tradizionale». «Credo sia opportuno che la commissione svolga una funzione di collaborazione nei confronti della Giunta, attivando un percorso propositivo. Peraltro il blocco degli inceneritori in Provincia di Treviso approvato dal Consiglio l'anno scorso impone una riflessione non episodica o strumentale, ma complessiva per tutta la Regione» «Va detto che la media dei rifiuti urbani e assimilabili oggi conferiti nell'impianto di selezione di Ca' del Bue dal bacino veronese, esclusa la pianura che conferisce a Legnago, è di 320 tonnellate al giorno. Seguendo molti esempi in Italia, la differenziata può essere portata a oltre il 75 èer cento in due o tre anni, per cui i rifiuti veronesi conferiti a Ca' del Bue possono essere ridotti a 150 - 200 tonnellate al giorno, mentre il sindaco di Verona Flavio Tosi e il presidente di Amia Paolo Paternoster vogliono far portare a 600 tonnellate al giorno di rifiuti a Ca'del Bue, cioè il triplo di quelli prodotti a Verona, oltre ai fanghi di depurazione e altro materiale».
Conclude Bonfante: «La revisione del Piano rifiuti è la via maestra per arrestare una china che vede il sindaco di Verona avere sempre più mano libera nel suo tentativo di raddoppiare Ca' del Bue. Il gruppo regionale del Pd su questa vicenda ha le idee chiare, fa le cose che dice ed è compatto. Sfidiamo Lega e Pdl a fare altrettanto. I sindaci di San Giovanni Lupatoto e degli altri comuni interessati si ribellino ai loro capi, oppure sarà evidente il loro doppio gioco».

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