«È desiderio del sindaco, dopo aver creato nel
precedente mandato quattro settori, istituire anche delle aree rette da
funzionari comunali con qualifica di dirigente, finora non prevista nel nostro
Comune?», ha chiesto Alloro dai banchi di minoranza. «E come si individuano i
dirigenti? Ci sarà un aggravio di spese? Dove si recuperano le risorse?».
«Mettiamo le mani avanti nella riorganizzazione degli uffici proprio perché ci
siano maggior efficienza e costi minori. L'urgenza di intervenire è in vista
dell'approvazione del bilancio, ma non rispondo sui dirigenti perché è un processo
alle intenzioni», ha replicato il sindaco, «in quanto la delibera è solo uno
strumento che ci permette di ragionare sul funzionamento dell'ente e sui
risparmi praticabili. L'augurio che faccio è che in quest'aula prevalga il
senso di responsabilità per il bene dei cittadini», ha concluso Avesani.
Daniele Grandi, che ha guidato la lista antagonista ad Avesani e l'unica
entrata in minoranza, ha voluto ricordare di rispettare il risultato elettorale
e l'impegno assunto nei confronti degli elettori, controllando soprattutto gli
interventi su ambiente, lavoro, cultura e manutenzioni e auspicando che «il
paese sia amministrato con più fatti e meno immagine». Ha lamentato una
campagna elettorale andata sopra le righe, con lettere anonime che hanno leso l'immagine
personale, «ma ho qui la fedina penale a disposizione di chiunque voglia
controllare», ha ribadito indicando le carte sul tavolo. «Sono stati episodi
incresciosi sui quali abbiamo già espresso il nostro disappunto», ha concluso
il sindaco, «perché le lettere anonime non vanno commentate ma cestinate, e
comunque è finita la campagna elettorale».
Vedremo cosa accadrà con le prossime mosse, certo che a livello amministrativo non mi pare che san martino necessiti di organizzarsi con delle aree, stremo a vedere.
RispondiEliminaMarco Braggion