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martedì 19 luglio 2011

MANOVRA DA OLTRE 70 MILIARDI DI EURO

La manovra del governo delle destre si accanisce contro i più deboli, le famiglie e quel che resta del ceto medio italiano. Su di loro scaricano i costi altissimi di questi tre anni del loro malgoverno. Se ne devono andare al più presto, stanno facendo male all’Italia.

Tagli per famiglie, studenti e asili, sanità, pensioni e alle agevolazioni fiscali e ritorna il ticket sanitario.

 Giù tutti gli sconti: taglio lineare per tutte le 483 agevolazioni fiscali, incluse quelle per le famiglie. Fra le numerose voci vengono colpiti dunque i nuclei familiari con figli a carico, le spese per l'istruzione, quelle mediche e per gli asili nido; ma anche gli studenti universitari e i redditi da lavoro dipendente.

 Tagli su case e onlus: la riduzione degli sconti fiscali in caso di ristrutturazione edilizia e interventi per il risparmio energetico o per le donazioni al terzo settore;

 Ticket sanitari: da lunedì 18 luglio a carico di tutti i cittadini non esenti, scatta il ticket di 10 euro sulla ricetta per l’assistenza ambulatoriale specialistica e di 25 euro (oltre agli esenti in questo caso non pagano i bambini fino a 14 anni) per le prestazioni di Pronto soccorso col codice bianco;

 Pensioni: l’indicizzazione delle pensioni al costo della vita per il biennio 2012-2013 sarà pari al 70%. Significa che l’adeguamento all’inflazione delle pensioni medie, quelle fino ai 1.428 euro al mese, non sarà più del 100% come adesso.

Dopo 3 anni passati a negare l’esistenza della crisi economica, Pdl e Lega Nord dovrebbero ora spiegare come è stato possibile passare in pochi giorni dalla leggenda berlusconiana alla tragedia tremontiana.

2 commenti:

  1. voglio far notare che anche questa volta non si è voluto far pagare chi "fa finanza", ovvero chi non produce ma si arrichisce alle spalle degli altri. Tutti in europa hanno una tassazione media del 20% e noi siamo fermi al 12,5%......siamo un popolo bue che ci meritiamo questa classe politiva

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  2. E' una vergogna, una finanziaria che penalizza i soliti noti e ancora una volta gli enti locali. Ma dov'è il federalismo tanto decantato da questo Governo?
    Ernesto

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