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mercoledì 11 dicembre 2013

Il Pd attacca: «Deriva autoritaria del sindaco»

Da L'Arena dell'11.12.2013

Il Partito democratico di San Martino Buon Albergo definisce «deriva autoritaria e intimidatoria» l'azione decisa dall'amministrazione comunale di interessare la Procura della Repubblica per procurato allarme in merito al presunto trasferimento nelle cave dismesse di Case Nuove e Guainetta di rifiuti tossici provenienti dall'escavazione per l'ampliamento del bacino di laminazione del Chiampo.
«È grave e inaccettabile l'attacco mediatico che in questi giorni è stato sferrato nei confronti del consigliere comunale di minoranza Marco Braggion, esponente di punta del Pd sanmartinese», dice Enrico Zuccato, che è succeduto allo stesso Braggion nella carica di coordinatore di circolo.
«Il consigliere Braggion, sulla notizia diffusa da alcune associazioni ambientaliste dell'alto rischio per il territorio sanmartinese rappresentato dall'arrivo di materiale inquinato scavato nell'area del Chiampo e preoccupato da simile progetto, ha esercitato le proprie prerogative istituzionali presentando immediatamente un'interpellanza nella quale chiedeva chiarimenti sulla vicenda ed invitava l'amministrazione ad assumere informazioni ed ogni utile iniziativa a difesa del territorio», prosegue Zuccato, «ma il sindaco e la sua giunta per tutta risposta hanno annunciato pubblicamente di aver interessato la Procura della Repubblica per il presunto allarme procurato da tale interpellanza, che sarebbe a loro dire anche lesiva della dignità dell'amministrazione poiché capace di suscitare diffidenze sull'operato dell'amministrazione». «In estrema sintesi: lesa maestà», ironizza Enrico Zuccato.
Zuccato a questo punto difende invece l'operato di Braggion «che ha fatto un corretto uso degli strumenti consiliari mantenendo la vicenda nell'ambito della dialettica istituzionale». «Al di là dei contenuti dell'interpellanza», prosegue, «la reazione della giunta è grave ed inaccettabile perché il consigliere è stato fatto oggetto di un inusitato attacco mediatico ed intimidatorio con la minaccia di una denuncia e un'aggressione scritta anche sulla pagina Facebook del Comune, che si sta trasformando nel braccio armato della maggioranza».
Il coordinatore Pd cita anche le cinquemila copie di un volantino che è stato diffuso in paese dalla maggioranza e che conterrebbe un nuovo attacco rivolto personalmente al consigliere Braggion «da una giunta che non ama essere disturbata e sollecitata e vorrebbe piuttosto introdurre in paese il divieto di opposizione, anziché ringraziare coloro i quali suppliscono alle evidenti carenze istituzionali tenendo aperti gli occhi e segnalando ogni sospetto di nuova minaccia al nostro territorio».
Secondo Enrico Zuccato, inoltre, «la giunta avrebbe fatto meglio a rivolgere le proprie lagnanze a chi governa la Regione, che ha ritenuto inutile coinvolgere il nostro Comune nella discussione sul progetto di ampliamento del bacino del Chiampo» e conclude esprimendo solidarietà a Marco Braggion e ai consiglieri di minoranza.
Secondo Zuccato bisogna infatti rifiutare di imbarbarire il confronto politico, lo stesso coordinatore di circolo si agura che il sindaco Valerio Avesani e l'intera giunta ripensino all'iniziativa che hanno intrapreso, riportando il confronto nella corretta dialettica istituzionale. V.Z.