In questo periodo estivo in cui tutto sembra tacere, quasi non si volesse disturbare la quiete del dopo-elezioni, poche notizie giungono dal Municipio e sul quotidiano cittadino "L'Arena" il nostro Comune viene menzionato raramente rispetto agli standard di qualche mese fa, fatta eccezione per un'inaugurazione in centro paese e, come mi accingo a scrivere, per lo sbarco di San Martino Buon Albergo su Rai Uno.
Eh già, il Sindaco Avesani è riuscito a far arrivare la troupe del programma estivo Rai "L'Italia che non sai" nel nostro territorio, per esplorare e far conoscere i luoghi meno noti e più affascinanti, con i loro prodotti e le loro peculiarità, con l'intento di "far comprendere che il nostro paese è più ad indirizzo turistico che industriale e commerciale".
Fin qui, nulla di male, il sindaco Valerio Avesani è stato chiaro, il suo "sogno" è quello di far diventare San Martino una meta per un turismo visitazionale ed enogastronomico, quindi un programma televisivo di certo può aiutare in questa direzione, ma leggendo l'articolo su L'Arena circa i luoghi visitati, m'è sorto qualche dubbio.
Le registrazioni del programma che andrà in onda il 5 agosto alle 16.30 sono partite da Mambrotta, passando dal Parco del Pontoncello, per poi trasferirsi nella Tenuta Musella e a Marcellise presso Villa Girasole e la Tenuta Sant'Antonio.
Dunque, la mia mente ha fatto questo ragionamento: se un sanmartinese, un turista di passaggio o un qualsiasi cittadino che, vedendo la trasmissione su Rai1 decidesse di venire a visitare alcuni luoghi citati, cosa troverebbe allo stato attuale? Se Mambrotta e il Parco del Pontoncello sono zone "free", ovvero a libero accesso, altre non lo sono, e, diciamoci la verità, sono anche quelle più "appetibili" dal punto di vista del turismo visitazionale.
Sto parlando dalla Tenuta Musella, in mano a privati e quindi inaccessibile ai più e la famosa Villa Girasole, anch'essa chiusa al pubblico. Si tratta di luoghi potenzialmente "sfruttabili" nel modo giusto, quindi con percorsi naturalistici e visite culturali, ma al momento inutilizzabili se non in qualche occasione con mostre temporanee e serate a tema.
Quindi? Quindi ho commentato la notizia sulla pagina Facebook del Comune di San Martino B.A., esponendo i miei dubbi legittimi circa la fruibilità di questi luoghi, trovando d'accordo l'entourage dell'amministrazione che m'ha gentilmente risposto: "Assicuriamo che l'amministrazione sta lavorando senza sosta in questo senso. Speriamo di poter dare presto notizie positive da questo punto di vista".
Bene, vedremo allora cosa accadrà, da cittadina mi auguro che non restino parole, che ciò che sarà fatto vedere in televisione divenga realmente visitabile da semplici cittadini e viandanti e non solo da "privilegiati".
Articolo de L'Arena dell'11 luglio 2012
Autrice del post: Lorenza Faccioli
Dunque, la mia mente ha fatto questo ragionamento: se un sanmartinese, un turista di passaggio o un qualsiasi cittadino che, vedendo la trasmissione su Rai1 decidesse di venire a visitare alcuni luoghi citati, cosa troverebbe allo stato attuale? Se Mambrotta e il Parco del Pontoncello sono zone "free", ovvero a libero accesso, altre non lo sono, e, diciamoci la verità, sono anche quelle più "appetibili" dal punto di vista del turismo visitazionale.
Sto parlando dalla Tenuta Musella, in mano a privati e quindi inaccessibile ai più e la famosa Villa Girasole, anch'essa chiusa al pubblico. Si tratta di luoghi potenzialmente "sfruttabili" nel modo giusto, quindi con percorsi naturalistici e visite culturali, ma al momento inutilizzabili se non in qualche occasione con mostre temporanee e serate a tema.
Quindi? Quindi ho commentato la notizia sulla pagina Facebook del Comune di San Martino B.A., esponendo i miei dubbi legittimi circa la fruibilità di questi luoghi, trovando d'accordo l'entourage dell'amministrazione che m'ha gentilmente risposto: "Assicuriamo che l'amministrazione sta lavorando senza sosta in questo senso. Speriamo di poter dare presto notizie positive da questo punto di vista".
Bene, vedremo allora cosa accadrà, da cittadina mi auguro che non restino parole, che ciò che sarà fatto vedere in televisione divenga realmente visitabile da semplici cittadini e viandanti e non solo da "privilegiati".
Articolo de L'Arena dell'11 luglio 2012
Autrice del post: Lorenza Faccioli